Oggi l'ultimo saluto a Sarah Scazzi

La salma di Sarah Scazzi è giunta ieri dentro una bara bianca ad Avetrana, accolta da un'enorme folla, commossa e impressionata dall'accaduto, che le ha battutto le mani.

Sempre ieri, è stato convalidato il fermo dello zio della 15enne, di colui che l'ha uccisa dopo che aveva rifiutato le sue avances.Michele Misseri ha detto che il giorno in cui è morta Sarah non era la prima volta che lui l'aveva molestata, perché anche in precedenza una volta l'aveva toccata.
L'assassino ha anche riconfermato di aver struprato Sarah dopo morta, quando in campagna l'ha spogliata e non ha resistito di fronte alla sua nudità.

"Se si suicida fa l'unica cosa giusta della sua vita - ha detto il fratello di Sara, Claudio - si mette a pari col disastro che ha combinato. Non deve più esistere".

Anche quando la bara bianca è giunta nella camera ardente, predisposta nella sala gialla dell'auditorium del Comune dedicato ai "Caduti di Nassirya” la gente ha inveito contro l'assassino. "Lo vogliamo morto il mostro di Avetrana" ha gridato qualcuno. Le persone hanno battuto le mani spontaneamente, forse in una specie di rito liberatorio.

La gente ha battutto le mani anche quando è giunta la madre della ragazza uccisa, Concetta Serrano, che si era chiusa in un muto dolore dopo aver appreso del ritrovamento del cadavere della figlia.

Concetta non sembra avercela con le figlie di Michele, Sabrina e Valentina, né con sua sorella, moglie dell'omicida. La famiglia non ha colpe, ha detto. Ma la famiglia di Misseri ha già ricevuto minacce.

Sul fronte delle indagini il procuratore sta cercando di capire se Sabrina e sua madre Cosima potessero aver sospettato qualcosa, perché in una intercettazione ambientale all'interno di casa Misseri, Sabrina mentre litigava con la madre, le aveva detto: "Se l'è portata lui”. Ma secondo gli investigatori questo non vuol dire che i familiari di Michele sapessero.

Oggi alle 15.30 nel campo sportivo comunale di Avetrana (Taranto) ci saranno i funerali di Sarah con rito cattolico, la liturgia della parola e il rito delle esequie.
Sarà un ultimo commosso saluto, gravato dall'inspiegabile fatto, che un contadino dalla faccia bonaria e insospettabile, possa aver celato dentro di sé un mostro. Al dolore per una ragazza uccisa barbaramente a 15 anni, si aggiunge perciò il pesante sconcerto per un fatto che fa riflettere e pensare che talora non ci si possa fidare neanche di un familiare.

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